In fin dei conti si dovrebbe cessare di combattere contro l'immagine che gli altri hanno di noi stessi.
Doppiamente vero se tale immagine scaturisce da questi posti virtuali.
Quante volte si è scritto della scrittura?
Non lo ricordo più.
Ma si dovrebbe smettere di fare a botte contro quello che abbiamo creato con tutte queste parole.
Perchè se è vero che una parte dell'interpretazione è incollata attraverso l'immaginazione, è pur vero anche il fatto che noi siamo anche questo: i nostri pensieri, i nostri fatti le nostre decisioni, tutto contribuisce a creare una linea che l'interlocutore percorerrà alla ricerca di senso.
Abbiamo bisogno di capire sempre l'altro per poter colloquiare.
E se capire risulta parola un po' troppo ostica, almeno di delinearne i tratti salienti, per poter essere pronti a difendersi.
Che dopo tutto è questa l'azione primaria che tende l'uomo, no?
Va bene il bisogno di socializzazione, ma innanzi tutto la difesa, e poi di altro se ne parlerà-
Quindi guardiamo con stupore ciò che siamo in grado di creare come disegno di insieme e cerchiamo di capirne il motivo, ma senza troppo starci a pensare su.
Che sono altre le cose....
Come ad esempio riuscire a scollarmi il gatto dalle mie gambe quando pigio sti tastini rosa, ecco, che mi fa fare la contorsionista della tastiera.
