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Io sarei nata artista. Che me lo sento profondo il mio essere artistico: sarei facilmentissima una di quelle che cammina per le strade di Parigi con la testa in un altro posto. Un caffè, qualche chiacchierata, 2 0 3mila risate, insomma, quella vita lì.
Invece mi si è parata ad un certo punto la solita scelta con parecchie vie d'uscita: o così pomì-
Si sa la vita quanto sia caritatevole a volte, una vera benefattrice.
Mi sono incorniciata, quindi, in questo oscuro mondo della contabile.
Una Pessoa con la gonna.
La biro in mano, tabelle, schemi, analisi di dati ed il cassetto pieno di poesie.
(oddio non scrivo più poesie dall'età di 18 anni, eh?Era solo un'allegra pennellata)
Il mio mondo quindi, si è fatto, come dicevo oscuro. E nell'oscurità della contabile, ogni anno, a maggio, si affollano una quantità incommensurabile di interrogativi (anche questi piuttosto cosmici)
INTERROGATIVI 2009:
Perchè il decreto anticrisi 2008 ha previsto dei correttevi per gli studi di settore 2009 e, ad oggi, quando bisogna chiudere i bilanci entro fine mese, ancora nessuno ne sa una cippalippa, ovvero si intravvedono solo timidi lampi laggiù in fondo verso l'orizzonte?
Perchè l'Agenzia delle Entrate emana delle circolari che dovrebbero essere chiarificatrici di leggi promulgate in precedenza, invece, per capire le stesse, c'è bisogno di frequentare per un mese corsi, aggiornamenti, formazione, consulti, visite mediche, podologi e, caso non raro, persino ginecologi?
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Questi sono i primi due del 2009. Da qui a settembre continueranno a farsi numerosi, gli interrogativi, ho questo sentore.
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